Nel caso delle lesioni pigmentate è raccomandata l’escissione completa della lesione, a meno che non si tratti di una lesione estesa del viso, nel qual caso si può prendere in considerazione l’utilità dell’esecuzione di una biopsia incisionale al fine di non eseguire un intervento potenzialmente deturpante per una lesione benigna.
La diagnosi istologica di melanoma si fa tenendo conto di una serie di caratteristiche delle cellule (caratteri citologici) e del loro modo di disporsi tra di loro e rispetto alle altre strutture della cute. Se le cellule del tumore crescono solo nell’epidermide (ossia nello strato più superficiale della cute) senza oltrepassarne la membrana basale, il melanoma sarà un melanoma in situ (fig 2), se i melanociti invadono il derma il melanoma sarà un melanoma invasivo (fig 4).
Spessore di Breslow
La valutazione di quanto il melanoma sia invasivo si esprime nella cute con lo spessore di Breslow (fig 3).

Lo spessore di Breslow è uno dei fattori prognostici più importanti del melanoma cutaneo, si misura dallo strato granuloso dell’epidermide tracciando una linea perpendicolare ad esso, fino alla cellula melanocitaria neoplastica più profonda nel derma. In base a questo spessore assieme alla capacità che ha il tumore di ulcerare o meno la cute il patologo è in grado di dare una stadiazione anatomo-patologica della neoplasia in base al TNM (pTNM) (Fig5).
Livello di Clark
Il livello di Clark, usato per 40 anni circa, è oggi meno usato in quanto non è un fattore prognostico indipendente. I livelli di Clark sono cinque:
- Il melanoma è limitato all’epidermide
- Il melanoma invade il derma papillare
- Il melanoma invade il derma papillare fino al derma reticolare
- Il melanoma invade il derma reticolare
- Il melanoma invade il sottocute
Dirigente Medico U.O. Anatomia Patologica
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano